Vogliamo oggi ricordare il Prof. Vittorio Semeraro, collaboratore di lunga data dell’ING e dell’INGV, recentemente scomparso.
Vittorio Semeraro è stato per oltre 60 anni il Direttore dell’Osservatorio Meteorico e Geodinamico “L. Ferrajolo” di Taranto, ereditando la passione per le osservazioni meteorologiche e sismiche da Luigi Ferrajolo, fondatore e primo direttore dell’osservatorio.
L’Osservatorio, inizialmente situato sul tetto del Palazzo degli Uffici di Taranto, fu trasferito a Villa Schinaia a Talsano e, dal 2007, ha trovato la sua sede in Città Vecchia, dove è tuttora collocato.
Durante la sua lunga carriera, Semeraro ha contribuito significativamente alla creazione di un museo con antiche strumentazioni, situato nei sotterranei dell’ex Palazzo Di Comite, in Via Duomo 181. Questo museo è diventato una tappa fondamentale per le visite guidate nel centro storico di Taranto. Si trovano in esposizione antichi strumenti sismografici di rilievo tra cui un sismografo Wiechert, il cui primo esemplare venne installato presso i locali del vecchio osservatorio nel 1908. Altri strumenti che hanno operato all’osservatorio sono stati un Microsismografo Vicentini, un pendolo orizzontale con massa di 600 Kg, un sismoscopio elettrico Agamennone.
Nel secondo dopoguerra l’Osservatorio di Taranto era uno degli 8 osservatori che facevano parte della rete sismica italiana, insieme a quelli di Bologna, Catania, Firenze, Messina, Padova, Salò e Pavia, oltre naturalmente a quello centrale di Roma.
Negli ultimi venticinque anni, il Prof. Semeraro ha collaborato con l’INGV nell’ambito del progetto SISMOS, finalizzato alla conservazione dei dati sismici storici, e per l’installazione presso l’osservatorio di un sismometro moderno che entrò a far parte della Rete Sismica Nazionale centralizzata.
Ulteriori informazioni:
Nella foto del 2007 il Prof. Semeraro mostra la registrazione di un terremoto storico registrato da un sismometro Wiechert con registrazione su carta affumicata (foto del 2007).

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